Flotta dei sette

Nome: Drakul Mihawk
Soprannome: Occhi di Falco
Ruolo: Membro della Flotta dei 7
Potere: Spadaccino
Età: 41 anni
Altezza: 1,98 m
Particolarità: Abbigliamento vampiresco, senso dell'onore, voglia di migliorarsi
Arma: Yoru la Spada Nera
Taglia Originaria: Sconosciuta
Prima Apparizione: Volume 6

Caratteristiche

Drakul Miwahk meglio conosciuto come Occhi di Falco è il Migliore Spadaccino del Mondo. Membro della Flotta dei 7 va in giro solitario lungo la Rotta Maggiore alla ricerca di validi avversari da sfidare. Ha un aspetto tetro ed enigmatico. Veste un lungo vestito scuro a collo alto con curiose fantasie e un vistoso cappello da moschettiere con una piuma verde. E' alto e magro, ha degli occhi penetranti e un pizzetto nero. Al collo porta una collana con una croce dalla quale può estrarre un piccolo pugnale che usa per combattere, oltre alla sua inseparabile spada nera Yoru, una delle 12 Saijō Ō Wazamono, spade di ottima fattura, considerata la più forte del Mondo. Viaggia a bordo di una piccola imbarcazione a forma di bara e sembra sia capace di uscire ed entrare a piacimento nella Rotta Maggiore. Amico e rivale di Shanks il Rosso in passato si è distinto per aver combattuto molte volte contro di lui. Adesso sembra non voler cercare più il duello a causa della menomazione dell'Imperatore. E' continuamente alla ricerca di rivali da sfidare e vede in Zoro un potenziale avversario. Per questo lo lascia in vita e lo sprona a migliorarsi. Ha un forte senso dell'onore.



Capacità combattive

In quanto Miglior Spadaccino del Mondo è superfluo affermare che la sua abilità con la spada sia eccezionale. Per combattere usa un pugnale estraibile da una croce che porta al collo, quando ritiene che l'avversario non sia particolarmente pericoloso. Umilia Zoro con la sua tecnica al Baratie. Può vantare di utilizzare la grande e devastate Spada Nera Yoru, una delle 12 Saijō Ō Wazamono, spade di ottima fattura, considerata la più forte del Mondo, Con essa è capace di distruggere intere flotti navali con un solo colpo. La sua continua ricerca di miglioramenti lo ha portato ad essere considerato uno degli uomini più forti al Mondo.



Storia

Le informazioni su Mihwak sono poche. Lo Spadaccino più forte del Mondo in passato si è distinto per essersi più volte scontrato contro Shanks il Rosso e pare che le loro battaglie siano state memorabili. Viene presentato quando arriva al Baratie per prendere la testa di Creek, inseguito fin lì dalla Rotta Maggiore. Con la sua spada è stato in grado di distruggere l'intera flotta navale del Pirata. Al ristorante sul mare è presente anche la ciurma di Rufy e Zoro non si lascia scappare l'occasione di sfidare Mihawk in duello. Lo scontro però è a senso unico e dopo pochi colpi Zoro capisce di non poter competere con lui. Occhi di Falco prima lo umilia con il coltellino, poi notando il suo grande onore decide di premiarlo usando Yoru. Zoro non può nulla e si arrende chiedendo di essere finito. Mihawk però lo lascia in vita anche se con una vistosissima cicatrice sul petto, spronandolo ad allenarsi e a migliorare in modo che un giorno avrebbero potuto combattere di nuovo. Quindi se ne va tornando nella Rotta Maggiore. Lo ritroviamo nel Nuovo Mondo quando va a trovare Shanks portandogli l'avviso di taglia di Rufy. In seguito si presenta alla riunione di Marijoa dato che l'argomento lo interessava. La sua apparizione suscita parecchio scalpore visto che Occhi di Falco sembra essere poco propenso a collaborare con la Marina.

Riceve la chiamata a partecipare alla guerra contro Barbabianca, alla quale risponde senza esitazione, visto che ha la possibilità di misurarsi contro avversari fortissimi, primo tra tutti Edward Newgate. E' verso di lui che scaglia il suo primo fendente, per constatare personalmente quale differenza lo divide dall'uomo più forte del mondo. Il colpo divide in due il mare ghiacciato da Aokiji, ma viene fermato senza troppi patemi da Jozu, l'uomo diamante, comandante della terza divisione dei pirati di Barbabianca.

Entra nuovamente in azione poco dopo l'arrivo degli evasi di Impel Down, ponendosi di fronte a Rufy mentre sta correndo verso il patibolo per liberare Ace. Quasi scusandosi mentalmente con il Rosso per essere costretto a fermare l'avanzata del suo pupillo, decide di mettere alla prova la fortuna di Cappello di Paglia, giovane ragazzino per il quale il destino sembra avere in serbo cose grandiose. La potenza del falco è troppo elevata per Rufy, che può solamente cercare di scappare, ma nemmeno la velocità del Gear 2nd riesce a sfuggire agli occhi di Mihawk. Quando sembra tutto finito per il pirata, ecco arrivare in soccorso Vista, il comandante della Quinta Divisione dei pirati di Barbabianca, famoso per la sua abilità di spada. Tra i due inizia un duello, interrotto però quasi subito dall'arrivo dei Px all'interno della baia. Mihawk si rende anche conto della grandissima capacità di Rufy di trovare alleati disposti a sacrificarsi per proteggerlo in maniera davvero unica, qualità che secondo Occhi di Falco renderà grande il figlio di Dragon.



Tecniche

1. Tifone (Volume 6, Pagina 94)

Il nome è ripreso dal titolo del capitolo nel quale Mihawk con un solo colpo di spada distrugge il gigantesco galeone di Creek. Il nome della tecnica non si conosce, ma gli effetti sono devastanti.

2. Schiva-colpi (Volume 6, Pagina 115)

Occhi di Falco usa la sua Spada Nera per deviare i proiettili sparati contro di lui. E' una tecnica elegante ed efficace. Anche se difficilissima da attuare, la pacatezza dello spadaccino la rende quasi semplice agli occhi altrui. Sostiene che non può esistere una spada forte se non c'è dolcezza.

3. Pugnale (Volume 6, Pagina 133)

Con il pugnale che porta al collo, Mihawk prima blocca tutti gli attacchi dell'avversario, per poi affondare dritto al cuore con un colpo secco e improvviso.

4. Spada Nera Yoru (Volume 6, Pagina 133)

Considerata la spada migliroe al mondo, con solo due colpi è stato in grado di sconfiggere Zoro. Con il primo ha distrutto 2 delle sue spade parando semplicemente un attacco. Con il secondo gli ha inflitto un colpo sul petto lasciandogli una ferita lunga e profonda, senza però ucciderlo.